Tutto sulla salute del Border Collie
Il Border Collie, con la sua straordinaria intelligenza e agilità, è una razza canina amata da molti. Tuttavia, dietro il fascino di questo straordinario cane si celano diverse sfide legate alla sua salute. In questo articolo approfondiremo le varie condizioni mediche che possono colpire il Border Collie, fornendo informazioni dettagliate sulle malattie ereditarie e le patologie che possono influenzare la sua vita.
Dal punto di vista oftalmologico, affronteremo la Complesso Oculare Collie (CEA) e la Goniodisgenesi con Glaucoma (GG), malattie oculari ereditarie che richiedono particolare attenzione. Esploreremo inoltre la Sindrome Imerslund-Gràsbeck (IGS), una carenza di vitamina B12 che può manifestarsi con vari sintomi.
Il gene MDR1, responsabile del trasporto di diverse sostanze attraverso le membrane cellulari, sarà al centro della discussione sulla resistenza ai farmaci, evidenziando le sostanze che possono avere effetti nocivi nei Border Collie con la mutazione MDR1.
Approfondiremo anche le malattie neurologiche, come la Lipofuscinosi Ceroide Neuronale GR (NCL-GR), la Sindrome di Raine (RS), la Neuropatia Sensoriale (SN), e la Sindrome del Neutrofilo Intrappolato (TNS), esaminando i sintomi e gli impatti su questi cani straordinari.
Non tralasceremo le condizioni ortopediche, concentrandoci sulla Displasia dell’Anca (HD) e sulla Displasia del Gomito (ED), analizzando le manifestazioni cliniche e le opzioni diagnostiche disponibili.
Attraverso questa esplorazione completa, noi dell’Allevamento Border Collie Zanardi’s ci proponiamo di fornire ai proprietari di Border Collie una guida informativa sulla salute della loro amata razza, con la speranza di contribuire a una vita più lunga e sana per questi straordinari compagni a quattro zampe.
CEA (Anomalia dell’occhio del collie)
La CEA è una malattia dell’occhio ereditaria nei cani, caratterizzata da diverso livelli di compromissione della retina e della sclera coroidea che si verifica durante lo sviluppo dell’occhio. La malattia ereditabile non è progressiva e lo stato dopo lo sviluppo dell’occhio rimane stabile. Per questa malattia non esistono farmaci inoltre non può essere curata. Il sintomo principale nei cani che ne sono affetti è l’ipoplasia (in fase di sviluppo) della coroide, che è uno strato importante dell’occhio sotto la retina. Nei cani con una malattia CEA più estesa può verificarsi ipoplasia della retina o uno sviluppo di coloboma. L’entità di questa malattia è diversa in ogni soggetto. I sintomi noti vanno da lievi a molto gravi che possono portare alla cecità.
GG (Goniodisgenesi e Glaucoma)
La GG è un’anomalia dello sviluppo della camera anteriore dell’occhio. È generalmente considerato congenito nei cani ed è stato associato allo sviluppo di glaucoma degli anni successivi. È contrassegnato da un’anomalia nei legamenti che sono negli occhi. Queste corde bloccano le aperture attraverso le quali il fluido (detto anche umore acqueo) può defluire dall’occhio. Ciò aumenta la pressione all’interno dell’occhio, danneggia lo stato gangliare della retina e porta alla cecità. I sintomi compaiono principalmente nel cambiamento degli occhi: occhi iniettati di sangue, aspetto lucido all’esterno e torbido all’interno, elevata sensibilità alla luce, terzo sopracciglio sollevato, spasmi ammiccanti, sfregamento degli occhi, occhi chiusi. La malattia è dolorosa e può portare a perdita di appetito e minore attività del cane.
IGS (Sindrome Imerslund-Gràsbeck)
La IGS è una carenza di vitamina B12 (nota anche come cobalamina) caratterizzata dal suo malassorbimento accompagnato da proteinuria selettiva. La vitamina B12 è una vitamina idrosolubile, importante per il metabolismo cellulare negli organismi superiori. I cani affetti mostrano segni di carenza di cobalamina tra cui mancanza di crescita., formazione anormale di cellule del sangue e aciduria metil-malonica entro 8-12 settimane dalla nascita. I Border Collie colpiti mostrano anche anoressia intermittente, anemia cronica e neutropenia, scarso aumento di peso e scarsa massa muscolare per diverse settimane o mesi. In alcuni casi si verifica una grave disregolazione metabolica, inclusa encefalopatia epatica e/o chetoacidosi.
MDR1 (Resistenza ai farmaci)
Il prodotto del gene MDR1 è una proteina responsabile del trasporto di diverse sostanze attraverso la membrana cellulare. Si trova nelle membrane delle cellule epiteliali intestinali, nei tubuli renali prossimali e negli epatociti del fegato. L’azione di questa proteina è collegata all’eliminazione di alcune molecole da un organismo attraverso l’urina e la bile. La proteina si trova anche su un confine emato-encefalico ed è responsabile della restrizione dell’ingresso di tali molecole nel sistema nervoso centrale. La proteina è in grado di trasportare un ampio spettro di farmaci, tossine e xenobiotici strutturalmente non correlati, nonché alcuni farmaci comunemente usati nella diagnostica veterinaria. Una mutazione nel gene MDR1 provoca la produzione di proteine non funzionali che a loro volta provocano sensibilità su alcuni farmaci. Le sostanze che hanno dimostrato di attraversare la barriera emato-encefalica e causare sintomi gravi sono: ivermectina, doramectina, moxidectina e loperamide. L’uso di questi farmaci è sconsigliato nei cani con mutazione MDR1. È stato dimostrato anche un cambiamento nella farmacocinetica per alcuni farmaci si consiglia un rigoroso monitoraggio veterinario di un animale. Questi farmaci includono:
- Citostatici
- Immunosoppressori
- Digossina
- Oppioidi (morfina)
- Antiaritmici
- Antiemetici
- Antistaminici
- Glucocorticoidi
NCL-GR (Lipofuscinosi ceroide neuronale GR)
Le NCL sono un gruppo di malattie ereditarie caratterizzate da degenerazione neuronale progressiva e accumulo di inclusioni citoplasmatiche autofluorescenti nel cervello, nella retina e in altri tessuti. I sintomi clinici e il progresso della malattia includono un aumento dei tassi di irritabilità, con possibilità di scoppi di aggressività, allucinazioni, iperattività e convulsioni. La maggior parte degli animali perde la capacità di coordinare le attività muscolari quotidiane. Con l’aumento della neurodegenerazione i cani colpiti sviluppano anche anomalie psicologiche e atassia.
RS (Sindrome di Raine)
La RS detta anche Ipomineralizzazione dentale nel Border Collie è una malattia ereditaria autosomica recessiva che causa l’ipominerilizzazione dei denti, con conseguente usura estesa, infiammazione cronica e perdita dei denti. Il difetto genetico è relativamente comune nei Border Collie con circa l’11% dei portatori.
TNS (Sindrome del neutrofilo intrappolato)
La TNS è una neutropenia ereditaria autosomica recessiva nella razza Border Collie. La malattia, originariamente rilevata nei Border Collie in Australia e Nuova Zelanda negli anni ’90, è caratterizzata da una marcata riduzione del numero di neutrofili nel sangue periferico e da un’iperplasia delle cellule mieloidi nel midollo osseo. A causa della grave neutropenia, i cani affetti sono costantemente soggetti a infezioni pericolose per la vita, con conseguente morte prematura. Tuttavia, una diagnosi definitiva è stata difficile perché le caratteristiche cliniche originali, ad eccezione della neutropenia, devono ancora essere completamente determinate e le caratteristiche cliniche sono spesso modificate da infezioni croniche e ricorrenti.
SN (Neuropatia Sensoriale)
La SN nel Border Collie è un grave disturbo neurologico causato dalla degenerazione delle cellule nervose sensoriali e motorie. I segni clinici iniziano tra i 2 ei 7 mesi di età e comprendono atassia propriocettiva progressiva con articolazione intermittente delle zampe, iperestensione degli arti e ferite da automutilazione nella parte distale degli arti. Di solito, gli arti pelvici sono più gravemente colpiti rispetto agli arti toracici. In alcuni casi sono stati segnalati anche segni autonomici come incontinenza urinaria e, nella fase successiva, rigurgito.
HD (Displasia dell’anca)
La Displasia dell’anca è una patologia a carico dell’articolazione coxo-femorale che può colpire molte razze tra cui il Border Collie e può avere evoluzione artrosica spesso di grave entità. È stata la prima patologia scheletrica ed ereditaria studiata nel cane. Essa può essere causata da fattori genetici e ambientali, ed è caratterizzata da un’anomalia nello sviluppo dell’articolazione dell’anca, che si traduce in un cattivo inserimento (ossia un’incongruenza) della testa del femore nella cavità articolare dell’anca, l’acetabolo. Evolve rapidamente in un’artrosi dell’anca. I primi disturbi locomotori si osservano alla fine dell’età dello sviluppo: andatura anomala con le gambe che “ondeggiano”, garretti stretti (viste da dietro le zampe posteriori disegnano una X), zoppia, corsa “a coniglio”, cosi come riluttanza a certi movimenti (salto, trotto, discesa delle scale). A questo stadio l’animale malato avverte dolore all’estensione forzata delle anche all’indietro. Poco dopo, verso i 3 anni d’età, i sintomi descritti si complicano con manifestazioni dolorose in rapporto con l’artrosi.
Il sospetto clinico di displasia coxo-femorale deve essere confermato tramite un esame radiografico che può essere praticato a partire dai 6 mesi di età, ma viene ritenuto ufficialmente valido solo dopo i 12 mesi. La radiografia permette di determinare il grado di displasia del cane; la Federazione Cinofila Internazionale (FCI) ha stabilito una classificazione in 5 gradi: dalla A (esente) alla E (grave). Questa classificazione prende in considerazione la congruenza testa femorale/acetabolo, la misura dell’angolo di Norberg, cosi come le deformazioni della testa e dell’acetabolo.
ED (Displasia del gomito)
La displasia del gomito è una malattia scheletrica dell’accrescimento e consiste in uno sviluppo anomalo dell’articolazione.
Il termine “displasia del gomito” include diverse patologie:
- la frammentazione del processo coronoideo (FCP)
- la mancata unione del processo anconeo (UAP)
- l’osteocondrite dissecante del condilo mediale dell’omero (OCD).
In tutti questi casi si assiste a un’incongruenza articolare che determina una distribuzione anomala delle forze di carico che porta allo sviluppo precoce di artrosi.
La displasia del gomito nel cane si manifesta tramite:
- Zoppia anteriore;
- Rotazione anomala della zampa;
- Difficoltà ad appoggiare il peso sull’arto interessato, anche dopo un attività fisica intensa e compaiono tra i 5 e gli 8 mesi d’età.
Le forme bilaterali sono spesso più subdole, i cuccioli di Border Collie possono presentare un’andatura incerta a piccoli passi, senza zoppia evidente; spesso sono descritti come cuccioli apatici. Nelle forme lievi si può assistere a zoppia in età più avanzata.
La displasia del gomito può essere diagnosticata precocemente tramite uno studio radiografico eseguito in sedazione verso i 5 mesi d’età, si può ricorrere all’esame TC per aumentare la precisione della diagnosi e all’artroscopia esplorativa per visualizzare lo stato di salute della cartilagine articolare e stimare l’incongruenza articolare. La diagnosi precoce spesso individua i cani malati prima ancora della comparsa dei sintomi. Nei soggetti adulti quasi sempre si ricorre alla visita ortopedica e all’esame radiografico perché l’animale zoppica, in questi casi spesso il gomito di presenta gonfio, ha un range di movimento ridotto e manifesta dolore ad alcune manovre cliniche.
Il danno articolare conseguente alla displasia di gomito è doloroso e può essere molto invalidante, soprattutto nelle forme gravi e bilaterali. I Border Collie affetti da displasia svilupperanno artrosi, precoce nelle forme gravi, in età più avanzata nelle forme lievi.